ECLISSE è partner di Casa Probiotica - Fuori Salone

ECLISSE è partner di ProbioHouse – La Casa Probiotica al Fuorisalone 2024

10 Aprile 2024
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A Milano, durante il Fuorisalone 2024 dedicato al tema “Materia Natura”, SSK Studio e ProbioArKS presentano ProbioHouse, La Casa Probiotica

L’installazione è stata concepita per offrire un’esperienza sensoriale unica all’interno di una casa realizzata con materiali ecosostenibili e biocompatibili, arricchita dalla presenza di microrganismi benefici per gli abitanti.

Una casa probiotica creata affinché risulti “confortevole, salutare e viva”, è un esempio materiale sull’utilizzo dei microrganismi nell’architettura e nella manutenzione degli ambienti abitativi. Lo scopo è quello di costituire “un’oasi urbana dove poter sperimentare il benessere ambientale e respirare aria pulita”.

Il progetto

Nello specifico, il progetto prevede la riqualificazione di un appartamento del secolo scorso di circa 65 mq, situato in via Edolo 9, nel quartiere Isola, a Milano per dimostrare che un’architettura viva è possibile, e che può integrarsi armoniosamente nel design e nel budget dei progetti abitativi.

Più che puntare allo stupore scenografico, il concept impone una pausa dalla frenesia quotidiana per disporsi a percepire le sensazioni che questo spazio euforico sarà in grado di trasmettere (eu-foria, dal greco portare beneficio, stato di soddisfazione fisica e psichica).

Probiohouse La facciata del palazzo in stile “novecento”  milanese anni ’30.
La facciata del palazzo in stile “novecento”  milanese anni ’30.
Probiohouse - materiali scelti
Dettagli dei materiali scelti

In sintesi il progetto si basa su:

  • l’utilizzo di materiali a basso impatto ambientale,
  • l’applicazione di probiotici,
  • un approccio circolare all’edilizia,
  • ridotti tempi di realizzazione,
  • il contenimento dei rifiuti,
  • un rapporto qualità-prezzo accessibile

Per poter apprezzare appieno le caratteristiche dei materiali di costruzione utilizzati, è stato preferito un allestimento più simile a quello di un finale di cantiere.

La ProbioHouse utilizza materiali compatibili con il benessere umano, creando un habitat ideale per la colonizzazione da parte di batteri buoni, molto simili a quelli conosciuti come integratori per la salute del nostro microbiota intestinale. Il tema innovativo, oggetto di numerosi studi in ambito medico scientifico, è la scoperta dell’esistenza di un microbiota ambientale caratteristico di ciascuno spazio abitato”.

Il benessere raccontato nella ProbioHouse si basa su una progettazione a scala umana, dove spazio luce e colore creano un ambiente confortevole per la nostra esistenza, ed anche il substrato ideale per il proliferare dei microrganismi buoni”.

Pianta ProbioHouse - Milano, zona Isola

La Casa Probiotica concepita qui a Milano vuole essere un luogo dove parlare dei microrganismi in tutti gli aspetti della loro convivenza con il sapiens. Per questo presenta anche un programma settimanale ricco e molto interessante.

Le visite alla ProbioHouse – da lunedì 15 a domenica 21 aprile, dalle 11 alle 20 – e le partecipazioni alle singole conferenze sono gratuite e organizzate su appuntamento, a numero chiuso, per una durata di 30 minuti, selezionando la “slot” della giornata e poi quello dell’evento.
Il programma di prenotazioni viene aggiornato sulla base dei nuovi eventi.

SK Studio e ProbioArKS

ProbioHouse – La Casa Probiotica, è opera di SSK Studio in collaborazione con ProbioArKS con sede a Roma. Simona Kemenater già da alcuni anni alla progettazione architettonica attenta al sostenibile affianca l’introduzione di microrganismi nei materiali da costruzione e nella cura degli spazi di vita.

I progetti dello studio hanno come obiettivo il comfort ambientale, strettamente connesso alla salute personale, e si basano sul progetto del colore funzionale e dell’illuminazione, elementi fondamentali, insieme alla distribuzione spaziale, per raggiungere il benessere dei fruitori.

La passione per l’interazione tra architettura e biotecnologie è nata quasi per gioco, venendo a conoscenza della possibilità di curare i nostri spazi domestici con i probiotici. Da qui alla sperimentazione nei materiali e nella cura del verde il passo è stato breve, sulla scorta di una serie di esperienze documentate avvenute in Giappone da parte dell’agronomo e microbiologo Teruo Higa a partire dagli anni ’90.

L’uso di microrganismi è stato infatti sperimentato per la ricostruzione di interi centri abitati dopo il disastro nucleare di Fukushima al fine di ridurre l’inquinamento radioattivo, con ottimi risultati, e poi ripetuto in occasione di altri disastri ambientali.

Il sistema costruttivo della ProbioHouse è già stato applicato da SSK Studio in altri interventi di ristrutturazione, anche nei centri storici.

ProbioArKS si è posta l’obiettivo di diffondere questo nuovo concetto dell’abitare, che implica una revisione del nostro approccio alla vita e delle nostre abitudini, anche se in direzione semplificativa. La formazione multisettoriale è alla base della diffusione del progetto che coinvolge numerosi aspetti dell’esistenza.

Fuorisalone – Isola District
15-21 aprile 2024
Milano, via Edolo 9

Progettista e direttore dei lavori: Architetto Simona Kemenater (SSK Studio, Roma)

Progetto e realizzazione: gennaio-aprile 2024

Progetto di inserimento di probiotici nei materiali e cura degli ambienti: Architetto Simona Kemenater (ProbioArKS, Roma)

Aziende partner

I materiali selezionati per questo progetto sono stati forniti da aziende partner che hanno collaborato in qualità di sponsor, selezionate per caratteristiche di biocompatibilità, facile smaltimento e rispetto di standard di ecosostenibilità generali. Il settore edile è infatti responsabile per il 38% delle emissioni globali: per questo lo studio di progettazione ha optato per una ristrutturazione conservativa, anche al fine di ridurre la produzione di rifiuti da cantiere.

Tutte le porte originali in legno sono state restaurate, anche quella della cucina, trasformata in porta scorrevole a scomparsa mediante l’installazione di un controtelaio ECLISSE Luce grazie al quale gli interruttori sono stati posizionati in corrispondenza del vano scorrevole, unica zona rimasta disponibile per una comoda accensione dall’ingresso.

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